
05 Giu Atto di precetto cos’è e quali sono i termini da rispettare per evitare il pignoramento
L’atto di precetto è un atto giudiziario volto ad ottenere l’esecuzione forzata di un credito non adempiuto. Viene emesso dal creditore (la parte che ha diritto al pagamento) e notificato al debitore (la parte obbligata al pagamento) dallo stesso creditore o da un ufficiale giudiziario.
L’atto di precetto viene emesso dopo che è stato emesso un titolo esecutivo, come ad esempio una sentenza o un decreto ingiuntivo, che attesta la legittimità del credito. L’atto di precetto contiene l’ordine di pagamento entro un determinato termine, di solito 10 giorni e informa il debitore che in caso non paghi entro il termine stabilito, potrà essere avviata una procedura di pignoramento dei suoi beni.
Per evitare il pignoramento, il debitore deve effettuare il pagamento del debito entro il termine indicato nell’atto di precetto. Se il pagamento viene effettuato tempestivamente, infatti, l’esecuzione forzata viene interrotta e il pignoramento non avviene.
Che cos’è l’atto di precetto
Un atto di precetto è un documento formale emesso dal creditore e notificato al debitore per ottenere il pagamento forzato di un debito. Solitamente si compone di questi contenuti:
- intestazione seguita dal nome del Tribunale competente, il numero di protocollo e la data di emissione dell’atto;
- parti coinvolte, ovvero il nome e i dati identificativi del creditore e del debitore;
- premesse, ovvero una breve descrizione del motivo per cui è stato emesso l’atto di precetto;
- richiesta di pagamento con l’importo del debito e l’ordine al debitore di effettuare il pagamento entro un determinato termine, cui segue il conto corrente sul quale il pagamento deve essere effettuato;
- avvertenze al debitore sui rischi e le conseguenze in caso di mancato pagamento;
- sottoscrizione con firma;
- il luogo, la data e il modo in cui è stata effettuata la notifica da parte dell’ufficiale giudiziario o del notaio incaricato.
Cosa succede dopo che si riceve un atto di precetto?
Dopo aver ricevuto un atto di precetto, il debitore ha un determinato periodo di tempo, di solito 10 giorni, per procedere con il pagamento.
Tuttavia, il debitore ha il diritto di opporsi all’atto di precetto presentando un’opposizione davanti al giudice competente. L’opposizione può essere basata su diverse ragioni, ad esempio l’insussistenza del credito o la presenza di vizi procedimentali. L’opposizione deve essere presentata entro il termine stabilito dalla legge, che varia in base al tipo di titolo esecutivo su cui si basa l’atto di precetto.
Se l’opposizione viene presentata, il procedimento di esecuzione viene sospeso fino a quando il giudice non si pronuncia sulla validità dell’opposizione. In tal caso, il giudice deciderà se confermare o revocare l’atto di precetto.
Quanto tempo passa tra atto di precetto e pignoramento?
L’atto di precetto, così come il titolo esecutivo, possono essere notificati con Posta Elettronica Certificata (Pec) solo per le aziende o i professionisti, mentre, nel caso dei privati cittadini, l’atto viene notificato a casa tramite ufficiale giudiziario o postino e dal quel momento il debitore ha 10 giorni per pagare.
Quindi, dal giorno in cui il debitore ha ricevuto l’atto di precetto a quello in cui potrà rischiare un pignoramento, è previsto:
- un termine minimo di 10 giorni prima del quale è impossibile l’azione esecutiva;
- un termine massimo di 90 giorni dopo il quale l’atto di precetto “decade” (se il pignoramento arrivasse il 91° giorno dal ricevimento del precetto, sarebbe illegittimo).
Cosa possono pignorare con un precetto?
Se il debitore non paga il debito entro il termine dell’atto di precetto e non presenta opposizione, il creditore può avviare una procedura di esecuzione forzata. Ciò potrebbe comportare il pignoramento dei beni del debitore, mobili, immobili, stipendi, pensioni e crediti.
Esistono tuttavia, a tutela del debitore, dei beni impignorabili e quindi esclusi a prescindere dalla procedura.
Come difendersi da un atto di precetto
Ricevuto un atto di precetto, bisogna prima di tutto controllare che sia stato notificato correttamente rispettando tutte le formalità di notifica previste dalla legge. Se ci sono irregolarità nella notifica, potresti avere basi per sollevare eccezioni procedurali.
Poi occorre valutare attentamente il merito del credito richiesto nel precetto, quindi se il credito reclamato è giustificato, se è stato pagato in tutto o in parte, o se ci sono altri motivi per contestare la richiesta. Se ritieni che il credito non sia valido, puoi presentare un’opposizione al tribunale competente, che dovrebbe essere ben motivata e supportata da documentazione e prove pertinenti.
Inoltre, puoi cercare di raggiungere un accordo di pagamento rateale o negoziare con il creditore per trovare una soluzione amichevole.
In ogni caso, è sempre consigliabile richiedere una consulenza legale per determinare la strategia migliore così da gestire e difendersi da un atto di precetto.
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